La Storia di Cipro

Storia di Cipro

Scoperta e occupata dai Fenici 3500 anni fa, Cipro vide stabilirsi sulle sue coste coloni di Atene, di Sparta, di Argo e di altre regioni greche.

Fu sotto il controllo dell'Assiria e della Persia, formò parte dell'impero di Alessandro e dei Tolomei, cadde sotto i Romani nel 58 a.C. e più tardi fu a lungo soggetta all'Imperatore di Costantinopoli, ma poi venne eretta a principato ed assegnata ad un ramo dei Comneni.

Durante le Crociate (nel 1191) fu presa da Riccardo Cuor di Leone che la cedette all'ordine dei Templari, i quali con la caduta del dominio cristiano in Siria trasportarono a Limissio (l'attuale Limassol) la sede del Gran Maestro.

Allora Riccardo riprese la sovranità dell'isola e nel 1192 la diede a Guido di Lusignano come compenso della perduta corona di Gerusalemme: fu questi il primo dei 17 re della sua dinastia che regnarono per quasi tre secoli sull'isola.

Fino al 1571, anno in cui Cipro fu conquistata dai Turchi, nonostante la lunga difesa del porto cipriota di Famagosta da parte del generale veneziano Marco Antonio Bragadin.

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L'occupazione ottomana non giovò all'isola di Cipro, che decadde economicamente e politicamente, finchè con il trattato del 4 giugno 1878 i Turchi la cedettero in amministrazione alla Gran Bretagna la quale si impegnava a versare un tributo annuo al sultano.

Nel 1914 la Gran Bretagna  l'annesse e dieci anni dopo la proclamò colonia, durante la seconda guerra Mondiale Cipro, strategicamente situata nel Mediterraneo, venne potentemente fortificata.

Un plebiscito effettuato nel 1950 risultò favorevole all'annessione dell'isola alla Grecia, la Gran Bretagna offrì allora ai ciprioti l'autonomia interna, con il mantenimento però del controllo militare dell'isola nel quadro dell'alleanza balcanica e del sistema di sicurezza per il Medio Oriente del quale Cipro dopo lo sgombero delle forze armate inglesi dal Canale di Suez, era divenuto il più importante centro strategico.


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